
Stai pensando di cercare lavoro in Cina ma la scrittura del cv in cinese ti sembra un’impresa ardua?
#OffiCina è la rubrica che ti aiuta passo passo fornendoti gli strumenti necessari per raggiungere i tuoi obiettivi professionali.
Uno degli obiettivi dell’Ass. Hub Itali Cina è aiutarti a trovare il tuo posto nel mondo del lavoro, mondo che – lo sappiamo – si è fatto un po’ più complicato. Per esserti di supporto in questo mondo dolcemente complicato abbiamo deciso di ripartire dalle basi, fornendoti un kit di strumenti utili a capire cosa vuoi, quali sono le tue potenzialità e come sfruttarle. Analizzeremo insieme cv, offerte di lavoro e definizioni un pezzo alla volta, smontando e rimontando qua e là i pezzi di questo immenso ingranaggio.
Proprio come in una vera #OffiCina!
Oggi vediamo insieme quali sono gli errori più comuni nella stesura del cv. Piccole accortezze che possono rendere inefficace il tuo curriculum perché, se non ti descrive al meglio, sarà anche di più difficile elaborazione per i responsabili hr che lo leggeranno.
- Errori di grammatica o di digitazione
Il curriculum è il tuo biglietto da visita. È la prima cosa che un potenziale datore di lavoro vede e, almeno in un primo step, l’unica che ha per conoscerti. Se già in questa prima fase salta all’occhio un congiuntivo sbagliato o un refuso, ciò non aiuterà a creare nella sua mente l’idea che tu sia una persona precisa e attenta. Rileggi con attenzione prima di inviare, meglio ancora se chiedi a una persona di fiducia di darci un’ulteriore occhiata.
- Lunghezza eccessiva
Se da un lato è normale e giusto che un set di competenze di stampo umanistico richieda una presentazione discorsiva, è anche vero che un cv di 4 pagine rischia di essere poco efficace. Cerca di descriverti al meglio restando sulle 3-4 righe di testo per ogni paragrafo.
- Informazioni non aggiornate
Se diversi anni fa hai conseguito un HSK 2 e oggi parli fluentemente il cinese, allora meglio non inserire quella certificazione. È importante restituire allo sguardo altrui le tue vere competenze, altrimenti mandi un messaggio sbagliato.
- Frasi troppo generiche
Ti piace il marketing? Vuoi fare carriera nell’interpretariato? Va benissimo! Ma cerca di esprimerti chiaramente. Se ti limiti a scrivere “ho competenze di marketing”, per chi ti leggerà sarà difficile capire a quale area di questo macro-argomento ti riferisci. Lo stesso vale per la traduzione: in che settore ti vuoi inserire? Legale? Tecnico? Localizzazione di videogiochi?
- I soliti cliché
I recruiter di tutto il mondo ormai ci hanno fatto il callo: di tutte le cover letter e cv che ricevono, una buona percentuale di essi riporta almeno una delle seguenti frasi: “sono una persona puntuale e precisa”; “sono solare e socievole”; “sono orientato al lavoro”. Oltre ad essere scontate (certo che sei orientato al lavoro, chi assumerebbe uno che si dichiara lavativo?), non dicono quasi niente su di te. Osservati per davvero e tira fuori le tue vere qualità, magari raccontando degli episodi concreti: sei super nel problem solving e hai salvato la situazione quella volta che il tuo team aveva perso un documento importante? Raccontalo!
- Template non professionale
Non è necessario essere esperti di grafica per presentare un buon cv, ma un semplice file in Word è banalotto e fa pensare che tu non ci abbia voluto mettere chissà quanto impegno. Ad oggi esistono delle piattaforme che ti aiutano a costruirne uno con un’impostazione grafica piacevole, che aiuti a trovare velocemente nel testo le informazioni che si stanno cercando. Metti in grassetto le parole chiave, organizza i contenuti in box separati ed evita di usare troppi disegnetti (ok il simbolo di LinkedIn e quello della mail, ma non riempire il foglio di decorazioni, che finirebbero per dargli un aspetto disordinato).
- Cv non mirato
È un’operazione noiosa ma necessaria: per ogni tipologia di lavoro per cui ti candidi devi aver creato un diverso file a portata di mano. Questo perché, anche se tu sei sempre tu e il tuo percorso e le tue attitudini sono sempre quelle, è anche vero che per ogni tipologia di lavoro andrai a evidenziare diverse parti di te. Ad esempio, se hai ottime capacità di lavorare a contatto col pubblico sarà una buona mossa dichiararlo in una candidatura come receptionist, ma non per una posizione da copywriter.
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Autori: Flavia Tucci, Alice Cottone
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